Nell’ambito del digital marketing il seeding si è affermato come una delle strategie più efficaci per diffondere contenuti in modo organico e mirato. Se ben strutturato, il seeding consente infatti di amplificare la visibilità di un brand, generare engagement e creare un circolo virtuoso tra clienti e azienda. Ma come si elabora una strategia vincente di seeding? In questo articolo esploreremo i passaggi fondamentali per ottenere risultati concreti e duraturi.

Cos’è il seeding e perché è importante

Il termine “seeding” deriva dall’inglese “to seed”, ossia seminare. Nel gergo del marketing indica la pratica di diffondere contenuti in modo strategico all’interno di community che, a loro volta, possono far riferimento a blog, social media e network influenti. L’obiettivo è far sì che il messaggio si propaghi naturalmente grazie alla condivisione da parte di utenti rilevanti.

Questa tecnica si differenzia dalla pubblicità tradizionale poiché si basa sulla credibilità e sulla fiducia che le aziende ripongono nei diffusori del messaggio: influencer esperti e in target, molto attivi nelle community di riferimento. Il seeding ben eseguito aumenta l’autorevolezza del brand, migliora il posizionamento sui motori di ricerca e favorisce la conversione degli utenti.

Come costruire una strategia di seeding vincente

Definire gli obiettivi

Nel marketing digitale è fondamentale avere degli obiettivi molto chiari. Questo vale anche per il seeding che può essere finalizzato a:

  • Aumentare la brand awareness
  • Promuovere prodotti e/o servizi
  • Generare traffico verso un sito web o una landing page
  • Incrementare le interazioni sui social media
  • Creare una community di riferimento

Investire sul pubblico in target

La condivisione indiscriminata dei contenuti è l’errore più grande e allo stesso tempo più comune nelle strategie di seeding. Se si vogliono ottenere risultati concreti è infatti importante individuare il target di riferimento analizzando il pubblico in target.

Questi alcuni dati che possono essere utilizzi e che consentono di costruire dei contenuti aderenti ai valori del brand, aumentando così la probabilità di condivisione spontanea:

Un errore comune nelle strategie di seeding è la diffusione indiscriminata dei contenuti. Per ottenere risultati, è essenziale individuare il target di riferimento, analizzando:

  • Demografia, anagrafica e genere
  • Interessi del pubblico
  • Canali di comunicazione preferiti 
  • Community e gruppi frequentati

Creare contenuti coinvolgenti

Dal momento che il contenuto rappresenta il fulcro delle strategie di seeding è importante che con esso si risponda alle esigenze del pubblico, stimolandone la curiosità e innescando interazioni.

Il contenuto dovrà quindi essere:

  • Informativo, intrattenente e di valore
  • Autentico, evitando un tono eccessivamente promozionale
  • Facile da condividere e in grado di suscitare reazioni

Scegliere i canali di diffusione 

Al giorno d’oggi i canali di diffusione da sfruttare in ambito di digital marketing sono molteplici, va da sé che in base a quella selezionata il seeding avrà delle peculiarità specifiche:

  • Social media: le principali piattaforme social rappresentano i canali ideali per il seeding proprio grazie alla dinamiche di condivisione che le caratterizzano
  • Blog e siti web di settore: queste piattaforme sono perfette per ospitare guest post mirati

Scegliere gli ambassador

A prescindere dal canale coinvolgere influencer big, ma anche mini e micro dà la possibilità di aprirsi a community fidelizzate, amplificando la credibilità del messaggio. Individuare gli ambassador giusti permette di effettuare una comunicazione coerente e autentica.

Un esempio interessante è quello del micro-seeding che prevede la collaborazione con piccoli profili che hanno proprio l’obiettivo di generare un coinvolgimento più autentico rispetto a quello che si otterrebbe coinvolgendo un grande nome.

L’importanza di monitorare le performance

Monitorare e misurare le performance della campagna di seeding è è davvero importante per capire se la strategia ha portato i risultati desiderati. Ecco alcuni KPI da prendere in considerazione:

  • Numero di condivisioni e interazioni
  • Traffico generato
  • Crescita della community
  • Engagement rate
  • Reach e impressions

Conclusioni

Negli ultimi anni si è visto come il seeding rappresenti una tecnica molto utile che, se ben pianificata, può portare grandi risultati in termini di visibilità, engagement e conversioni. Elaborare una strategia vincente è tuttavia il frutto di studio: solo così è possibile generare contenuti autentici da posizionare sulle piattaforme.

A proposito di Ginger Media

Ginger Media  è una engagement agency  specializzata in comunicazione integrata, influencer marketing, gestione social media, influencer seeding, con sviluppo di campagne creative ed innovative focalizzate sugli obiettivi del brand e il raggiungimento di risultati concreti. L’agenzia opera in tutti i settori con particolare know how in ambiti quali Retail, Entertainment, Giocattoli (Toys & Games), Food & Beverage e Beauty.

Ginger Media dispone inoltre della piattaforma proprietaria per la gestione di campagne di seeding con micro influencer piu’ avanzata sul mercato: Unboxeed . Il software – ideale per aziende con target estremamente profilati – permette con pochi clic la selezione e il coinvolgimento di cluster di micro influencer tra migliaia di nominativi.

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